Disturbi del Linguaggio
Segnali di allarme
Ci sono però alcuni campanelli di allarme che possono aiutare il genitore a capire se rivolgersi o meno ad un professionista del linguaggio:
Disturbi ed Interventi
In presenza di queste caratteristiche il bambino potrebbe sviluppare un disturbo primario del linguaggio: in questa fase è possibile rivolgersi al logopedista e fare prevenzione creando interventi di potenziamento.
Nel disturbo primario del linguaggio i bambini possono presentare difficoltà di vario genere e grado nella comprensione, produzione e nell’uso del linguaggio. Il disturbo si manifesta in assenza di problemi neurologici, sensoriali o relazionali.
Per esempio alcuni bambini possono avere un ritardo nella comparsa delle singole parole, altri non riescono a produrre bene alcuni suoni della lingua.
In altri casi ancora le difficoltà possono essere a livello di un corretto uso delle parole o nella strutturazione della frase.
Infine si possono presentare difficoltà anche nell’uso sociale del linguaggio, cioè delle carenze nell’efficacia della comunicazione.
Si può fare diagnosi dai 30/36 mesi, periodo in cui le abilità linguistiche “acquisite” si stabilizzano.
A seguito della diagnosi è possibile agire con un intervento di tipo abilitativo, diretto e/o indiretto. Fondamentale risulta l’intervento logopedico. Spesso però questi disturbi non sono puri e quindi richiedono l’integrazione con altre tipologie di intervento (neuropsicomotorio, psico-educativo, neuropsicologico).
All'interno del Centro Dida il logopedista valuta la presenza di eventuali ritardi nello sviluppo del linguaggio o di veri e propri disturbi, progetta e attua il trattamento che, in base all'Età del bambino, può essere diretto o indiretto, sostiene e indirizza i genitori affinché possano sostenere il percorso di sviluppo dei loro figli.