DIDARUBRICA: IL METODO DI STUDIO

DIDARUBRICA: IL METODO DI STUDIO

 

Continua la DIDARUBRICA, un momento di informazione per genitori, insegnanti e ragazzi con il quale il Centro DIDA cerca di chiarire i dubbi e rispondere alle domande che ci vengono poste durante le nostre attività quotidiane.

Oggi affrontiamo il problema dell’assenza o della fragilità  del metodo di studio adottato dagli studenti nella loro carriera scolastica.

Una studentessa ci dice “Sono arrivata in quarta superiore e mi rendo conto che non so studiare, forse non l’ho mai saputo fare!” Questa riflessione ci viene fatta non solo da altri studenti, ma anche da genitori e da insegnanti che lamentano la mancata acquisizione di un metodo di studio.

Spesso infatti l’insuccesso o il faticoso cammino verso i traguardi scolastici sono dovuti proprio all’assenza sia di una precisa strategia di studio che di una piena consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie potenzialità.

Sviluppare o rafforzare il proprio metodo di studio significa conoscere la strada più efficace e veloce per conseguire risultati positivi.

Il fine del metodo di studio è: saper apprendere, cioè fissare e richiamare gli argomenti di ogni materia di studio, in modo chiaro, rapido, efficace e senza troppa fatica.

È fondamentale ricordarsi che ognuno ha il proprio ritmo di apprendimento, la propria capacità di concentrazione e applicazione: ogni studente dovrebbe sviluppare infatti uno studio autonomo e personale.

Esistono, però, alcune regole generali che possono aiutare ogni raggazz* a strutturare il proprio metodo. Vediamole insieme.

ORGANIZZARE GLI SPAZI. Una scrivania, ben illuminata, con tutto il materiale necessario a disposizione e lontana dalle fonti di distrazione è la base.

ORGANIZZARE I TEMPI. Prima di iniziare a svolgere i compiti è importante strutturare le ore di studio, ponendosi degli obiettivi e organizzando i tempi di attività e le pause. Quest’ultime servono per ricaricarsi e devono essere di breve durata. Per organizzare al meglio il momento dello studio ci vengono in aiuto i planning giornalieri e settimanali (potete trovare su internet tantissimi esempi) che ci permettono di pianificare al meglio gli impegni.

Passiamo adesso a una buona modalità di studio dei libri di testo.

È molto importante, prima di iniziare a leggere il testo, avere una VISIONE D’INSIEME di quello che si sta per studiare. Questo significa osservare tutta la pagina, leggere i vari titoli, sottotitoli e trafiletti al lato della pagina, osservare le immagini e leggere le didascalie. In questo modo “introduciamo” l’argomento, il nostro cervello si attiva riportando alla memoria tutte le informazioni che possiamo già conoscere al riguardo.

Adesso possiamo leggere il testo facendo attenzione alle parole in neretto, saranno proprio quelle ad aiutarci nella sottolineatura delle parti più importanti.

Dopo aver sottolineato possiamo passare alla stesura di una mappa o di un riassunto per fissare i concetti più importanti del testo, in questo modo sarà più facile RIPETERE L’ARGOMENTO.

Un altro strumento molto importante per lo studio sono gli APPUNTI.

Questi, presi durante la lezione, ci permettono di seguire con più attenzione e ricordarci meglio quello che i professori hanno spiegato. Ma come possiamo prendere appunti in maniera efficace? Per rendere tutto più chiaro e semplice è consigliabile utilizzare un quaderno ad anelli e appuntarsi la data e la materia in ogni foglio per tenere i nostri appunti in ordine. Inoltre è utile riportare quello che viene scritto alla lavagna e ascoltare con attenzione i professori per percepire i segnali che ci fanno capire che una cosa è importante, come per esempio il cambio del tono di voce, o la ripetizione di alcune parole.

Ultima cosa, ma forse la più importante, parola d’ordine: AVVANTAGGIARSI. Studiare non è un’attività che può essere fatta in pochi minuti, lo studio ha bisogno di tempi lunghi per permettere alla nostra mente di memorizzare le informazioni, soprattutto per bambin* e ragazz* che hanno una difficoltà di apprendimento. Studiare un argomento solo il giorno prima dell’interrogazione o di una verifica porta a risultati non soddisfacenti, il tempo è troppo breve per assimilare il contenuto e l’ansia della performance diminuisce la concentrazione.

Buono Studio!

Dott.ssa Giulia Cristofani

Centro DIDA